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Psicologia Integrata CorpoMente

Sappiamo ormai da tempo che corpo e mente non sono entità separate, ma la manifestazione della globalità dell'individuo.La parola “individuo” ( dal latino “indivisibile”) indica la totalità delle caratteristiche fisiche, emotive, cognitive e spirituali di una  persona.

Da qui l’imprescindibile sovrapposizione dei costrutti di corpo e mente, che non possono esistere separati ma sono uno la continuità dell’altro. Quindi quando siamo felici o emotivamente soddisfatti il nostro corpo lo manifesta, quando ci sentiamo sani e in forma anche il nostro umore è migliore e la nostra mente più lucida e attiva.

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Purtroppo nelle lingue occidentali non esiste una parola che riesca a spiegare questo concetto di unità, la separazione tra i due concetti è troppo radicata nell’immaginario collettivo e diventa difficile descriverla in termini semplici.

Può venirci in aiuto il sanscrito con la parola “Atman” la cui traduzione più nota è “anima” o “soffio vitale”, ma anche Sè, che in psicologia indica la totalità delle caratteristiche consce e inconsce della persona. Tuttavia il suo significato più ampio è un altro: indica la manifestazione soggettiva del tutto, il macrocosmo nel microcosmo.

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Quindi, per noi occidentali, l’unica strada da percorrere per riappropriarci di questa unità è attraverso l’esperienza: sperimentare in prima persona il nostro corpomente.

Integrando diversi approcci possiamo ritrovare la nostra unità e unicità individuale.

 

La Psicologia Integrata CorpoMente affonda le sue radici nell’accoglienza e nell’ascolto, nel movimento e nell’autoconsapevolezza, seguendo un percorso unico, costruito addosso alla persona e non un protocollo rigido e sempre uguale.

Solo riconoscendo l’unicità di ogni individuo è possibile aiutarlo a muoversi verso il cambiamento rispettando i suoi tempi e le sue modalità. Per questo è fondamentale che chi guida gli altri in questo viaggio sviluppi un approccio che tenga conto delle differenze individuali e della globalità della persona per avere la possibilità di adattarsi e adattare il percorso di crescita secondo le sue necessità.

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Accoglienza, accettazione, ascolto sono le basi per creare un ambiente sicuro all’interno del quale è possibile lasciarsi andare, apprendere e cambiare.

E a proposito del cambiamento: nessuno “deve” cambiare, e in realtà nessuno cambia.

Questo è quello che viene definito il “paradosso del cambiamento”: non si può diventare qualcun altro, ma si può diventare di più se stessi.

Questo significa che attraverso il lavoro personale si diventa più consapevoli di sé, in particolare di quelle parti dimenticate o lasciate da parte, dei limiti e delle ingiunzioni che la vita e l’educazione ci hanno imposto, delle convinzioni erronee che frenano la nostra libertà di espressione.

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Soltanto quando si è veramente consapevoli si può scegliere chi si vuole essere.

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Lasciar andare regole e imposizioni che non ci appartengono, nutrire e far esprimere parti di sé rimaste inascoltate per decenni, ritrovare i propri bisogni più veri: questo significa diventare di più se stessi.

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"In ogni organismo, uomo compreso, c'è un flusso costante teso alla realizzazione costruttiva delle sue possibilità intrinseche, una tendenza naturale alla crescita"
Carl R. Rogers

Luca

Rossi

Psicologo

Operatore Metodo T.R.E.

Conduttore di Classi di Bioenergetica

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© 2016 Luca Rossi.

 

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